Costruisce in pochi anni una pasticceria all’insegna dell’artigianato e della tradizione, le cui ricette si tramandano da ben 5 generazioni e conservate gelosamente ai giorni nostri dalla nipote Alessandra Malavenda. Nonostante la tradizionalità della pasticceria, Alessandra cerca sempre innovazione, gusto e modernità nei suoi dolci, tenendo sempre al primo posto la qualità degli ingredienti e stando molto attenta all’immagine finale del prodotto.

La pasticceria Malavenda è oggi conosciuta in tutto il mondo grazie proprio a queste sue caratteristiche, uniche nel territorio calabrese ma soprattutto Reggino. Già nel 1925 viene premiata con il diploma “Gran Premio e Medaglia d’Oro” alla seconda “Esposizione Generale Tricolore di Torino”. In breve tempo le specialità della Pasticceria Malavenda e in particolare i torroni, varcano i confini della Calabria per il palato dei più esigenti buongustai. Chi non conosce oggi la Pignolata di Giuseppe Malavenda? Anche Sua Santità Giovanni Paolo II ha avuto modo di provare le favolose torte della Pasticceria Malavenda, che può dunque vantarsi di essere fornitrice della Santa Sede.

Con il trascorrere degli anni la Pasticceria Malavenda trova sempre più consensi e viene ancora gratificata nel 1974 con il “Dionisio dell’ospitalità” (Patrocinio Presidente della Repubblica) e nel 1976 da Carnacina, con il “Nastro verde d’Europa”, per la produzione di torroni e babà.

Negli ultimi anni, la pasticceria Malavenda ha perfezionato sempre più le tecniche di allestimento e produzione catering, in modo da poter curare qualsiasi evento dal salato al dolce, che sia una riunione aziendale, un evento o una cena di gala.

Punto focale dell’azienda resta comunque la pasticceria sita nel cuore della città, accanto al Museo Archeologico Nazionale della Magna Grecia, luogo di riferimento per clienti di ogni età per gustare, un ottimo caffè, un dolce sfizioso o un gelato artigianale, il tutto realizzato sempre con le più prestigiose materie prime italiane.